Nonna Nina
dice sempre, che ogni tanto ma non sempre, una bella fritturina è una manna "pìlla cucina", per chi cucina, il successo è garantito rallegrando con semplicità il palato di bambini, giovani e meno giovani.
dice sempre, che ogni tanto ma non sempre, una bella fritturina è una manna "pìlla cucina", per chi cucina, il successo è garantito rallegrando con semplicità il palato di bambini, giovani e meno giovani.
Oggi, Nonna Nina, ci suggerisce una ricetta facile: "LI PITTULI semplici o farciti," Frittelle che, a secondo dei gusti, possono anche contenere verdure o pesce.
Vengono servite preferibilmente come apperitivo, antipasto o come contorno, infatti se le pettole vengono abbinate a dei salumi e formaggi di buona qualità, potete evitare la preparazione di altri contorni, passando direttamente a servire il primo o il secondo.
INGREDIENTI PER 10 PERSONE:
PER LA PASTELLA: 1 lievito di birra, gr. 700 di farina tipo 0, 1 cucchiaino capiente di zucchero, acqua tiepida, 1 cucchiaio di sale fino, olio per friggere (ATTENZIONE di buona qualità).
PER LA PASTELLA: 1 lievito di birra, gr. 700 di farina tipo 0, 1 cucchiaino capiente di zucchero, acqua tiepida, 1 cucchiaio di sale fino, olio per friggere (ATTENZIONE di buona qualità).
PER IL RIPIENO: 1 cavolo bianco e 1 polpo da 500 gr.
PETTOLE Semplici e Farcite |
COSE DA FARE prima di cucinare:
Tagliate il cavolo a piccole rosette e lavate. Pulite il polpo.
PROCEDIMENTO:
Preparate la pastella mettendo in un recipiente capiente, lo zucchero, il sale, il lievito ed un po di acqua tiepida. Sciogliete e amalgamate bene il tutto, aggiungete la farina e poi la rimante acqua. La quantità di acqua è personale ma Nonna Nina consiglia di regolarsi in modo che l'impasto risulti colloso cioè, non deve essere nè troppo liquido e neanche molto compatto, il segreto sta nella prova del cucchiaio. La Nonna consiglia di prelevate un pò di impasto con il cucchiaio, lo si fa scivolare in modo che deve staccarsi da esso con l'aiuto di un dito. Lasciare lievitare l'impasto, così ottenuto, per tre ore al coperto.
NEL FRATTEMPO lessate in acqua salata il cavolo, ATTENZIONE alla cottura della verdura deve risultare giusta, scolate e lasciate raffredare.
LESSATE il polpo con un pò di acqua non salata, può essere usata anche la pentola a pressione, il polpo deve cuocere fino a quando risuterà morbido, lasciate raffreddare e procedete tritandolo grossolanamente, condite con un po di pepe e prezzemolo tritato fine.
VERSATE in una padella, adatta alla frittura, l'olio e quando sarà ben caldo procedete con essa.
INIZIATE con quelle non ripiene, prelevate una cucchiaio scarso di pastella e aiutandovi con il dito spingete nell'olio l'impasto, non preoccupatevi se le frittelle non verranno regolari, anzi: "Chiù corna tenunu e megghiù sapunu" significa che più pretuberanze la frittella preseterà e più risulteranno gustose.
Toglietele appena saranno ben dorate e posatele su carta assorbente.
Procedete con le frittelle di cavolo, prendete un piccola quantià di verdura, immergetela nell'impasto, raccogliete il tutto con un cucchaio e proseguite come sopra.
In ultimo fate le frittelle di polpo, prelevate 2 - 3 pezzetti di polpo, immergeteli nell'impasto, raccogliete il tutto con un cucchiaio e procedete come sopra.
Potete anticiparvi la cottura della verdura e del polpo al giono prima, anche le frittelle possono essere cotte con largo anticipo, puchè prima di esser servite, dovranno essere rituffare nell'olio caldo, esse risulterano più croccanti, come se fatte al momento, ma anche più indigeste, in quanto sarà inevitabile un maggiore assorbimento di olio.
Mentre Nonna Nina frigge, io mangio: "allì Pittùli” alle pettole non si resiste.
Bon Appètit, questo è francese.
Tagliate il cavolo a piccole rosette e lavate. Pulite il polpo.
PROCEDIMENTO:
Preparate la pastella mettendo in un recipiente capiente, lo zucchero, il sale, il lievito ed un po di acqua tiepida. Sciogliete e amalgamate bene il tutto, aggiungete la farina e poi la rimante acqua. La quantità di acqua è personale ma Nonna Nina consiglia di regolarsi in modo che l'impasto risulti colloso cioè, non deve essere nè troppo liquido e neanche molto compatto, il segreto sta nella prova del cucchiaio. La Nonna consiglia di prelevate un pò di impasto con il cucchiaio, lo si fa scivolare in modo che deve staccarsi da esso con l'aiuto di un dito. Lasciare lievitare l'impasto, così ottenuto, per tre ore al coperto.
NEL FRATTEMPO lessate in acqua salata il cavolo, ATTENZIONE alla cottura della verdura deve risultare giusta, scolate e lasciate raffredare.
LESSATE il polpo con un pò di acqua non salata, può essere usata anche la pentola a pressione, il polpo deve cuocere fino a quando risuterà morbido, lasciate raffreddare e procedete tritandolo grossolanamente, condite con un po di pepe e prezzemolo tritato fine.
VERSATE in una padella, adatta alla frittura, l'olio e quando sarà ben caldo procedete con essa.
INIZIATE con quelle non ripiene, prelevate una cucchiaio scarso di pastella e aiutandovi con il dito spingete nell'olio l'impasto, non preoccupatevi se le frittelle non verranno regolari, anzi: "Chiù corna tenunu e megghiù sapunu" significa che più pretuberanze la frittella preseterà e più risulteranno gustose.
Toglietele appena saranno ben dorate e posatele su carta assorbente.
Procedete con le frittelle di cavolo, prendete un piccola quantià di verdura, immergetela nell'impasto, raccogliete il tutto con un cucchaio e proseguite come sopra.
In ultimo fate le frittelle di polpo, prelevate 2 - 3 pezzetti di polpo, immergeteli nell'impasto, raccogliete il tutto con un cucchiaio e procedete come sopra.
Potete anticiparvi la cottura della verdura e del polpo al giono prima, anche le frittelle possono essere cotte con largo anticipo, puchè prima di esser servite, dovranno essere rituffare nell'olio caldo, esse risulterano più croccanti, come se fatte al momento, ma anche più indigeste, in quanto sarà inevitabile un maggiore assorbimento di olio.
Mentre Nonna Nina frigge, io mangio: "allì Pittùli” alle pettole non si resiste.
Bon Appètit, questo è francese.
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