dice sempre, in dialetto salentino, che i piatti della tradizione “nunà essere cangiati” che tradotto vuol dire "non devono essere rivisitati, i sapori devono rimanere inalterati nel tempo “accussì sulamenti si tramandunu li cosi " "solo in in questa maniera riusciremo a trasmettere la cultura culinaria regionale, di generazione in generazione".
Nonna Nina mangia sempre, almeno 1 volta alla settimana, i legumi (so bueni e fannù bueni alla salute) vuole dire che sono gustosi e molto salutari", infatti, per loro prezioso
apporto nutrizionale ricco di Proteine, Lipidi, Glucidi, Fibre e Sali Minerali (calcio, ferro, potassio, e vitamine del gruppo A,B e C), questa ricetta entra nella dieta mediterranea e vegetariana.
La saggezza di Nonna Nina trova riscontro scientificamente.
apporto nutrizionale ricco di Proteine, Lipidi, Glucidi, Fibre e Sali Minerali (calcio, ferro, potassio, e vitamine del gruppo A,B e C), questa ricetta entra nella dieta mediterranea e vegetariana.
La saggezza di Nonna Nina trova riscontro scientificamente.
Oggi Nonna Nina ci suggerisce un primo piatto saporito "CICERI E TRIA" che vuol con "pasta fatta in casa con ceci" ma con una particolarità che di seguito andremo ad illustrare.
CICERI E TRIA |
PER LA PASTA:
150 gr. di farina di grano duro rimacinata;
100 gr. di farina di grano Arso; (non strettamente indispensabile).
acqua e sale q.b.
100 gr. di farina di grano Arso; (non strettamente indispensabile).
acqua e sale q.b.
PER I CECI:
300 gr. di CECI SECCHI “quiddi piccinni piccinni”, tradotto: "possibilmente quelli piccoli coltivati nel salento, reperibili nei negozi di alimentari delle grandi distribuzioni (in alternativa possono essere sostituiti con quelli più comuni)"; una piccola carota, una piccola costa di sedano, 1 foglia di alloro, 4 aghetti di rosmarino, una piccola cipolla, uno spicchio di aglio in camicia, 4 pomodorini , sale qb., peperoncino, olio extravergine di oliva.
COSE DA FARE prima di cucinare:LAVARE i ceci e metterli in ammollo con abbondante acqua per una intera notte. PULITE gli ortaggi.
PROCEDIMENTO:
SCOLATE l’acqua e mettete i ceci in una pentola, possibilmente di coccio alta, “Ci nu la tinia, cumprativila, tantu servi sempre, li ciciri venguno megghiu” tradotto vuol dire che Nonna Nina, consiglia di acquistare la pentola di coccio, che riesce ad infondere un calore ed un sapore più intensi a tutti i legumi in genere e può sempre essere utilizzata anche per cucinare saporite zuppe casarecce. “ In assenza, comunque, può andare bene anche la pentola a pressione” AGGIUNGO IO.
AGGIUNGETE sufficiente acqua per la cottura, calcolate circa 4 dita al di sopra della superficie, coprite con il coperchio e fate cuocere, a fuoco lento, fino a quando i ceci si saranno ben cotti, ATTENZIONE salate quasi a cottura ultimata, aggiungete un cucchiaio di olio crudo, spegnete e se preferite togliete tutti gli odori.
POTETE cuocere i legumi anche il giorno prima ma “ nu vi li manciati prima ci no nu putiti fare chiù la pascta” tradotto significa “ non fatevi prendere dalla tentazione di mangiarli prima di aver completato la ricetta”.
COME FARE LE TAGLIATELLE:
MESCOLATE le due farine con un pizzico di sale e acqua quanto basta per impastare, far riposare l’impasto in luogo fresco per mezzora coperto, procedete stendendo con il mattarello l’impasto in una sfoglia, ATTENZIONE, non troppo sottile e ricavate delle tagliatelle avente lunghezza di un mezzo dito circa, spolverizzare con un velo di farina e lasciate asciugare la pasta per almeno 5 ore, anche in questo caso potete prepararvi le tagliatelle il giorno prima.
PORTATE a cottura nuovamente i ceci, che devono risultare brodosi, cuocete la pasta nel brodo dei legumi facendo ATTENZIONE a lasciare da parte una piccola parte dI tagliatelle ancora crudi, circa un terzo della pasta, che serviranno per essere fritte.
PRENDETE una tegame non molto grande, aggiungete abbondante olio, fate imbiondire leggermente un spicchio di aglio e il peperoncino piccante, rimuovete l’aglio e il peperoncino, friggete la pasta rimasta, scolatela quando sarà croccante, salatela leggermente, impiantate aggiungendo ad ogni commensale la pasta con i ceci e un po di pasta fritta, irrorate con l’olio aromatizzato dove precedentemente avete fritto la pasta e : “ Bon Appètit” questo è francese.
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